Sono di fronte a un bivio e...

Quando si parla di scelte e siamo messi di fronte al dover prendere una decisione che automaticamente ne esclude l’altra, ci troviamo senza dubbio di fronte a un bivio in cui agiscono numerosi fattori che possono causarci enorme stress sotto il punto di vista mentale e fisico.
Questo avviene perché la scelta genera dentro di noi un conflitto per la paura di compiere la scelta sbagliata di cui ci pentiremo.
Il bisogno di controllo insito in ciascuno è minacciato dal conflitto emergente e questo non fa che generare rimuginii, pensieri ricorrenti, malesseri che ci indeboliscono sotto il punto di vista mentale tramite e fisico che a lungo andare possono causare un abbassamento delle difese immunitarie, oltre a dolori muscolari concentrati soprattutto a livello di spalle, collo e colonna vertebrale dati spesso da rigidità posturali. 
L’eventuale fallimento che ne deriverebbe, il senso di colpa e la vergogna del tornare sui propri passi oltre alla pressione esercitata da amici e famigliari non fa che alimentare lo stato di malessere e porta alla ricerca di spazi in solitudine che fanno eco alla percezione di non essere compresi. Ci sentiamo tristi e sopraffatti.


In questi casi può aiutarci comprendere che:
- è la natura stessa del conflitto, ovvero la rigidità del pensiero che ne è dietro, a farci sentire così. 
- Considerare che non esiste solo il bianco e il nero ma ricercare eventuali compromessi che possono renderci la scelta più “comoda”, oltre al concentrarsi sugli aspetti positivi che ne conseguono, possono essere l’inizio di un modo di ridefinire la cornice della situazione e modellarla sulla base delle proprie esigenze.
- Valutare la scelta come qualcosa di non definitivo da cui è sempre possibile tornare indietro senza provare vergogna ma considerare l’esperienza come un’ opportunità per capire cosa davvero si vuole/ non si vuole (che guiderà le scelte future)
- Trovare un luogo mentale o fisico in cui poter respirare e non sentirsi sopraffatti dalla pressione altrui. (Miglior qualità di pensiero, meno agiti dall'ansia)


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