Relazioni tossiche: chi è la vittima?
Venuti scrive queste poche righe per aprire la stessa canzone dello scorso post, poche righe ma incisive. Come abbiamo detto, quando si parla di relazioni tossiche dobbiamo tener conto che come tutte le alchimie si regge su un delicato gioco di incastri.
Come mai viene scelto come partner qualcuno che mostra aggressività, manipolazione, controllo, allora? E da chi?
Facile vederlo in questi termini, senza dubbio più freddi ma proviamo a guardare la faccia della medaglia con cui si mostra e con cui tiene a sé l'altr*. L'essere protettivo, geloso, vengono letti dall’altra parte come segnali positivi e gettano le basi per cui si giustificano comportamenti di ben altro tipo che sfociano in rigidità, assolutismi, aggressività.
La vittima ideale è una persona tendenzialmente portata ad assecondare l’oggetto del suo amore, perché in quella relazione ha investito tutta se stessa; il bisogno di sentirsi amata ed accettata come meritevole dell’amore altrui è talmente elevato che è ossessionata dalla paura di perderlo.
Tiene a bada l’emotività negandola, nutre un forte senso di colpa anche solo per aver pensato male del partner e attribuisce a se stessa l’immagine di “cattiva della coppia.”
Lentamente acconsentirà ad assecondare le richieste altrui ritirandosi alla sola vita di coppia, in alcuni casi abbandonando le proprie aspirazioni perché non conformi al suo giudizio o lontano dal controllo del partner.
Non è difficile notare un accrescere di stati ansiosi, calo dell’umore, depressione, attacchi di panico, disturbi psicosomatici..
Quando una persona si trova in una situazione di dipendenza affettiva la vediamo sopportare comportamenti che in altre situazioni non tollererebbe, perdere il reale esame di realtà, si tende a rifiutare la visione che gli affetti più vicini riportano pur di convincersi che non sia così. Bisogna anche sottolineare che molto spesso le persone che in età adulta fanno esperienza di dipendenza affettiva provengono spesso da famiglie con esperienza di o dipendenza.
ATTENZIONE: Se notate nella vostra relazione più di una delle caratteristiche elencate, chiedete aiuto a uno specialista.
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