LA PAURA DI RIMETTERSI IN GIOCO ALLA FINE DI UN AMORE

Se provassimo a rispondere alla frase degli Afterhours probabilmente in molti risponderebbero "ho paura di essere ferito". 
Una frase che solo chi è stato precedentemente ferito riesce a concepire, lo stesso ferito che CREDE DI ESSERE IL SOLO ad averne fatto esperienza ed invece è circondato da gente ferita.

Sarebbe bello se si potesse dimenticare la fine di un amore in un giorno. 
Ma nella realtà, la mente umana è ben più complessa. 
Collega gli eventi alle sue conseguenze, le registra e mette in allerta il cuore quando sta per andare incontro alle stesse, pericolose, circostanze. 
La paura è un meccanismo di difesa necessario: aiuta a fermarsi, concentrarsi su di sé, rimettere insieme i cocci. 
Avete presente quante volte vi siete autoboicottati? 
Ecco, quello è il corpo che vi chiede del tempo.
C’è bisogno di tempo per ricominciare a fidarsi degli altri, bisogna affrontare un vero e proprio lutto: un processo che richiede mediamente, da sei mesi a un anno, con tante variabili.

"RIUSCIRO' A TORNARE AD AVERE FIDUCIA NEGLI ALTRI (uomini/donne)?" 
✔️Ascoltare quella parte di sé che si dice di NO, almeno nell’immediato presente e futuro prossimo, va bene. 
✔️Così come E' LECITO affrontare la paura rimettendosi subito in gioco nel corteggiamento cercando sollievo nel detto “chiodo schiaccia chiodo”.

Sono REAZIONI DIVERSE ED OPPOSTE di gestire il vuoto che si avverte dentro, dal sapore di solitudine e dolore.

Ci saranno momenti in cui tutto sembrerà superato, ma è proprio nel momento in cui ci si pone a un gradino più alto della paura che si ripiomba nel caos emotivo, si rimugina sul passato, riemergono sentimenti contrastanti ❗️

C’è bisogno di prendersi cura di sé e nessun altro può farlo oltre noi.

Nessun vuoto può essere riempito da un rimpiazzo, è incompatibile come quei giochi montessoriani in cui il buco ha la forma del quadrato e nessun triangolo o cerchio sarà compatibile con esso. 
Ogni serratura vuole la sua chiave. 🗝


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